sabato 31 marzo 2012

Adozione del cuore

Questa cagnetta si trova in provincia di Caserta. Vive per strada - o meglio sopravvive - e presenta cimurro nervoso. La fase acuta della malattia l'ha superata. E' seguita da tre volontari (non iscritti a NESSUNA associazione "animalista") ma non può "sopravvivere" in quelle condizioni in mezzo alla strada! Lasciare questa cagnolina in queste condizioni o fargli fare l'eutanasia è una sconfitta per tutti noi!  
Noi ce la stiamo mettendo tutta ... e voi?
Per informazioni: Vincenzo 393.9262367 nvcaporale@tiscali.it Loredana 328.2885045 Pranvera 320.4414358



Cuneo: gatto scuoiato vivo


CUNEO/ La denuncia dell’Anpana: recuperato un gatto scuoiato vivo
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. “Nella cultura Cinese che gli animalisti occidentali tanto odiano c’è lo sfruttamento eccessivo di pelli e carni di gatti e cani, lo scuoiare animali ancora vivi è un macabro rituale osceno e aberrante, che non tiene conto del rispetto di un animale che vive ed è senziente, questi sono spesso gli scenari che si vedono nelle piazze della splendida e antica Cina, ma è così vero che accadano solo li queste cose? Ebbene senza andare tanto lontano senza percorrere migliaia di chilometri, nel nostro stimato e produttivo occidente, e più precisamente nelle vicinanze di Cuneo, che le Guardie Ecozoofile dell’ANPANA vengono chiamate ad intervenire  in una situazione da film surreale e sicuramente molto dura.

giovedì 29 marzo 2012

Canili lager e vendite online, 199 denunce da Cfs nel 2011

Animali: canili lager e vendite online, 199 denunce da Cfs nel 2011

29 Marzo 2012 - 17:43

(ASCA) - Roma, 29 mar - Quasi 8 mila controlli, in materia di benessere animale, e 199 persone denunciate all'Autorita' Giudiziaria, nel 2011. E' quanto emerge dal rapporto annuale del Corpo Forestale dello Stato, presentato questa mattina a Roma.

"Stanno massacrando gli elefanti"

Kuki Gallmann chiede rinforzi
"Stanno massacrando gli elefanti"

Da giorni la scrittrice di "Sognavo l'Africa" lotta insieme alla figlia e al suo team per impedire che i bracconieri diano fuoco alla riserva e uccidano gli animali per le zanne da vendere al mercato nero. "Siamo troppo stanchi, adesso abbiamo bisogno di aiuto"

di KATIA RICCARDI


mercoledì 28 marzo 2012

In libreria

Imperatrice Nuda Autore Hans Ruesch Editore: Civis Anno 1976
Come mangiamo  Le conseguenze etiche delle nostre scelte alimentari Autore: Peter Singer; Jim Mason Editore: Il Saggiatore Anno 2007  
Un mondo sbagliato - Storia della distruzione della natura, degli animali e dell'ambiente Autore: Jim Mason Editore: Sonda Anno 2007

martedì 27 marzo 2012

Video Clips

May The End Come Soon

Synopsis: An original song by Australian musician, Christina Louise, on the subject of vivisection – being the use of live animals for experimentation. The song is accompanied by images that are representative of the practice of vivisection, which is in fact a multi-billion dollar global industry and is deliberately hidden away from the public eye to avoid unwanted scrutiny. Please note that the images are graphic and may distress some viewers.

Credits

Guitar & Vocals – Christina Louise (AUS): www.myspace.com/hillbillykittenmusic
Guitar & Harmonies – Libby Langford (AUS)
Audio recording technician – Geoff Peterkin (AUS): www.pakart.com.au
Video creation – Mike Metzger (US): www.memphismike.com
Video hosting – Andy Weigel (US)


8 Foot Sativa - Sleepwalkers (Uncensored)  

AJ-Gang - Mach die Augen auf ;

AJ-Gang - Meat is Murder ;

Albino - An Alle ;

Albino - Open End ;

lunedì 26 marzo 2012

WHOSE SKIN ARE YOU IN?

 

Action Alerts Pledge That the Only Skin You Are in Is Your Own Every year, industries which sell animal skin as clothing – such as fur, leather, wool and exotic skins – slaughter more than 1 billion animals, and the animals are often kept in hellish conditions on factory farms until they meet their deaths. On factory farms, animals are kept in crowded conditions and confined to tiny cages. They are deprived of basic care and everything which is natural and important to them. The fate of each animal killed for his or her skin varies. Leather production is cruel worldwide. In western countries, animals suffer the horrors of factory farming, including tail-docking and dehorning, castration without anesthesia, and cruel treatment during transport and slaughter. Countries like India, Pakistan and China either have no animal welfare laws whatsoever or have laws which are blatantly ignored. Some leather from China is made from the skins of domestic dogs and cats rounded up from the streets and barbarically killed. Leather from countries like Bangladesh come from animals who are illegally smuggled from India. Snakes and lizards are often skinned alive because people believe that it makes leather suppler. Kid goats are often boiled alive to make gloves, and unborn calves are sometimes purposely aborted for their skin, which is considered especially "luxurious". Millions of dogs and cats are killed for their fur in China. Many of those furs are deliberately mislabelled, and they are often bought by unsuspecting consumers. Every bit of animal skin, no matter how small, represents the intense suffering of all animals who are killed to make clothing. Every fur coat, every leather shoe, every snakeskin wallet – it is all the same because it is their skin, not ours. 

Sign our pledge today and promise that, from this day forward, the only skin you are in is your own. Then forward the video to your friends.

Pledge Never to Wear the Skin of Another Animal

I want to tell the world that I will not ever wear the skin of a cow, snake, alligator, seal, rabbit or any other animal. By signing this pledge, I am saying that the only skin I am in is my own. 


domenica 25 marzo 2012

Addio, stupido piccolo gattino!

HANS RUESCH
Addio, stupido piccolo gattino!

No, stupido piccolo gattino, nessuno ti ha fatto uscire, sebbene la tua immagine e il tuo grido d’aiuto erano in mostra in tutte le edicole d’Europa, dove milioni di persone li hanno visti, e probabilmente migliaia non hanno potuto prendere sonno la notte seguente. Ma questo è tutto ciò che hanno fatto – anche noi. Per un folle momento abbiamo sperato che alcuni di quei ragazzi che liberano gli animali di laboratorio sarebbero corsi a salvarti, ma naturalmente le probabilità erano pesantemente contrarie, perché la polizia protegge i torturatori di laboratorio e non le loro vittime, gli eroi sono pochi, e milioni gli animali candidati a morire nei laboratori pseudoscientifici per fornire alibi agli spacciatori di farmaci. Presto sarai immobilizzato in un apparecchio stereotassico, così strettamente che non riuscirai a muovere la testa nemmeno di un pelo, forse due sbarre d’acciaio saranno inserite nelle orbite vuote dei tuoi occhi, e due morse ti premeranno le orecchie così duramente che i tuoi timpani potrebbero scoppiare – ma non preoccuparti se avverrà, perché non influenzerà nemmeno un po’ il risultato dell’esperimento, a quanto dicono i cataloghi dei produttori, Lab-Tronics e H. Neuman & Co., vicino Chicago, che spediscono tali strumenti di tortura nei laboratori di tutto il mondo. Ciò che conta è tenerti assolutamente immobile, mentre la vera azione comincia.

Randagio? Meticcio? Prego: Random Source 1

Randagio? Meticcio? Prego: Random Source 1 PDF Stampa E-mail


L’American Physiological Society (APS), una delle più grandi associazioni americane per la promozione della ricerca biomedica, è molto preoccupata: non senza motivo e non da ora. Le stanno portando via i più importanti intermediari dell’acquisizione di cani e gatti da parte degli istituti di ricerca a prezzo (relativamente) ridotto: i famigerati B dealers.

Come contattare la Polizia Postale e delle Comunicazioni


Come contattare gli Uffici della Polizia Postale e delle Comunicazioni

COMPARTIMENTO POLIZIA POSTALE “MARCHE” – ANCONA –
Strada Cameranense 335/c Ancona
Centralino: 071/4190330-260-261
Fax: 071/4190327
e-mail :poltel.an@poliziadistato.it

sabato 24 marzo 2012

Ecco il pentito dei circhi: «Per gli animali solo torture»

Ieri finalmente è crollato un pezzo di quel tendone sotto il quale ridono bambini e genitori davanti alle tigri che saltano nel cerchio di fuoco durante quello che qualcuno si ostina ancora a pubblicizzare come «Lo spettacolo più amato dai bambini del mondo»: il circo.

Presso il locale degli Eventi Mondadori di corso Vittorio Emanuele II, a Milano, si è svolta ieri l'attesa conferenza stampa organizzata dall'Adi (Anima difenders international) assieme ad AgireOra per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti delle atrocità commesse sugli animali spietatamente sfruttati nei circhi di tutto il mondo, con l'unica finalità del lucro. Proprio mentre sta per piantare il tendone, a Roma e Milano, il circo «RinglingBrothers, Barnum and Bailey», le due associazioni lanciano una campagna tesa a porre fine alle sofferenze degli animali nei circhi itineranti. L'asso nella manica degli animalisti, questa volta, si chiama Tom Rider che è giunto appositamente dagli Stati Uniti per portare la sua shoccante testimonianza di quanto ha visto, in prima persona, lavorando all'interno dei circhi negli Usa, in Spagna, in Olanda e in Polonia. Rider ha invitato i lavoratori dei circhi italiani a testimoniare le crudeltà che vedono ogni giorno, sollevando quel sipario pietoso che cala sulla sofferenza e le torture inflitte agli animali, dietro i colori sgargianti, le musiche accattivanti e le luci sfavillanti che inondano le piste durante lo spettacolo.

La confessione di un vivisettore pentito: cosa abbiamo fatto a Rodney, meticcio di pastore tedesco

LUCCA – Sempre in collaborazione con l’associazione per i diritti degli animali Una Cremona Onlus, pubblichiamo il racconto di uno specializzando veterinario tedesco che prova pentimento per aver assistito a quanto hanno fatto al cane meticcio di nome Rodney in un laboratorio.

La testimonianza, che dimostra come nei laboratori di ricerca siano usati cani meticci, probabilmente randagi o vaganti raccolti sulle strade anche italiane, è in lingua originale sul sito tedesco http://www.tiermord.de/Tv.html. Il testo è tradotto da una volontaria animalista.

"Vietato dare da mangiare ai cani" Il tar boccia l'ordinanza

Sabato 24 Marzo 2012 15:44

Nutrire i randagi non può essere vietato. Il Tar di Lecce, interpellato dalle associazioni animaliste, ha infatti censurato l'ordinanza del sindaco di San Vito dei Normanni Alberto Magli, che vietava di sfamare gli animali che girano per la città.  L'ordinanza sindacale fu emanata il 7 novembre scorso dal Comune brindisino dopo una relazione dell'Asl che denunciava "un aumento dell'imbrattamento del suolo pubblico con conseguente aumentato rischio di trasmissione di infezioni da ecto ed endo parassiti alla popolazione". La reazione del primo cittadino, responsabile per l'igiene urbana, fu immediata, tanto quanto quella della "Lega per l'abolizione della caccia" e l'associazione "Earth" che presentarono ricorso. Il collegio giudicante presieduto da Antonio Cavallari (Giuseppe Esposito, primo referendario, Claudia Lattanzi, referendario estensore) ha accolto in toto l'istanza delle associazioni animaliste, disponendo l'annullamento dell'ordinanza con queste motivazioni: "Il divieto sindacale, rivolto alla popolazione locale tutta, di offrire alimenti agli animali randagi appare in contrasto sia con la legge regionale sia con la legge quadro nazionale (281/91), dettata a prevenzione del randagismo e a tutela degli animali d'affezione".

Animal-Rights Protest and more

Bodypainted PETA (People against the Ethical Treatment of Animals) activists hold their message in a convenient position to avoid arrest for indecent exposure while protesting against the use of animal skins in time for Christmas on December 23, 2011 in Hollywood, California, urging shoppers to give animals a little peace this holiday season. The women, painted as a cow, leopard, snake and tiger, were taken away briefly by police before being allowed back to their position along the busy tourist strip of Hollywood Boulevard. Getty

Animal rights activist wearing banderillas, barbed darts which are stabbed into the bull's neck during bullfights, are seen during a protest prior to start the nine day San Fermin Festival on Sunday in Pamplona northern Spain, Saturday, July 5, 2008. (Alvaro Barrientos)

Animal rights activists of the AnimaNaturalis international organization stage a naked protest in the middle of the Plaza de Espana square in the centre of Madrid on December 4, 2011, to denounce the slaying of animals to make fur coats. The men and women, covered in red paint that resembled blood, lay down and curled up against each other under a sunny sky in the busy square which is home to several cinemas, cafes and restaurants. Placard reads 'How many lives for a coat?'. Getty

Security guards detain an activist of the Ukrainian female rights organization "Femen", during an action of nude protest in front of Kiev Zoo, Ukraine, Thursday, Oct. 27, 2011. Kiev zoo is a place that Femen's activists compared to a concentration camp for those with fur and feathers. Hundreds of animals died at the zoo in recent years due to malnutrition, lack of medical care and abuse, and some suspect that corruption is at the heart of the problem. Femen calls for the 100-year-old zoo to be closed.
A demonstrator sits holding a sign during a protest against bullfighting in Lima, Peru, Saturday, Nov. 5, 2011. Peru hosts the oldest bullring in the Americas, the Plaza de Acho, inaugurated in 1766 under the ruling of Viceroy Manuel de Amat y Juniet, where every year bullfighters compete for the renown 'Escapulario de Oro' or 'Golden Scapular', one of the most important bullfighting trophies worldwide. (Karel Navarro)

Animal activists, painted in "blood", lie on a pile of fur during a protest in Belgrade November 18, 2011. The protest was held in conjunction with the "anti-fur" campaign in Europe. Reuters

Activists are blocked by the police during a march against the use of fur on November 19, 2011 in Paris, France. The march, in its third year, is held to protest the use of animal fur in fashion and animal cruelty. Getty

A young Romanian woman wearing make up to suggest she is a victim of domestic violence takes part in a protest in Bucharest, Romania, Friday, Nov. 25, 2011. Dozens of women gathered in protest on the International Day for the Elimination of Violence against Women demanding the introduction of the restraining order in Romanian legislation. Romania is a European Union member state but has no proper legal framework to combat domestic violence against women.

DOVE E COME DENUNCIARE ABUSI / CRUDELTÀ / CRIMINI A DANNI DI ANIMALI SU INTERNET

Tips for Reporting Internet Animal Abuse

The Internet can be a powerful medium for connecting us to information to combat animal cruelty, but it also can be a haven for animal abusers who celebrate and actively advertise their shocking crimes. The best way to stop this type of abuse is to immediately report it to the proper authorities and to refrain from contacting, visiting or forwarding links to the offending sites.

Direttive vivisezione a confronto

Direttive vivisezione a confronto

  • Direttiva 86/609/CEE
La vivisezione si chiama “Esperimento
  • Direttiva approvata l'8 settembre 2010
L' “Esperimento” si chiama “Procedura

Randagi vivisezionati


In Svizzera ed in Germania esiste la maggior concentrazione di laboratori, di Università scientifiche
e di industrie farmaceutiche d’Europa.
Il cane più usato nei laboratori di vivisezione è il beagle, e costa al laboratorio stesso circa 400-500 euro. In molti esperimenti (didattici, chirurgici, chimici, sul dolore, bellici, ecc.) al laboratorio non conviene utilizzare questa razza, considerato il costo, ma gli è più conveniente acquistare a prezzi minori dei cani provenienti non da un allevamento ma da un canile. In alcuni atti d’indagini su questi traffici si sostiene che in Germania i cani vengono pagati tra i 200 e i 300 euro (Cfr. Corriere della Sera del 05/07/2006).

Domani è un altro giorno

Ti svegli alle 6 per andare a lavorare. Durante il tragitto ti fermi in un posto per portare da mangiare a tre cuccioli che stanno  in mezzo ai rovi (lo fai sia all'andata che al ritorno). Arrivi sul posto di lavoro con le scarpe sporche di fango (quando piove) e con l'abbigliamento "decorato" con foglie di rovi ed erbe varie.

Macellazione a domicilio per uso privato di suini

Di norma la macellazione dei mammiferi domestici si effettua presso i macelli.
Limitatamente ai suini e per il solo periodo novembre-febbraio, sulla base di un’ordinanza emessa annualmente dal sindaco, è consentita la macellazione per uso privato a domicilio di non più di due capi per nucleo familiare e per anno.

The Stray Dog Business in Romania

Ho iniziato a tradurre in italiano questo articolo che ho trovato in rete (non posso pubblicare il link del sito dove l'ho trovato) e che riporta delle notizie molto interessanti riguardo la strage dei cani randagi in Romania. Per il momento vi riporta una parte dell'articolo che ho tradotto in italiano e non appena posso publicherò il resto dell'articolo tradotto.
Se c'è qualche errore nella traduzione chiedo scusa.

Proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni al codice della strada e randagismo

L’articolo 208 del D.Lgs 30 aprile 1992, n. 285 (nuovo codice della strada), prevede che i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni al codice della strada sono devoluti allo Stato, quando le violazioni vengono accertate da funzionari, ufficiali ed agenti dello Stato, nonché da funzionari ed agenti delle Ferrovie dello Stato o delle ferrovie e tranvie in concessione. Invece, quando le violazioni sono accertate da funzionari, ufficiali ed agenti delle regioni, delle province e dei comuni, gli stessi proventi sono devoluti, rispettivamente, a detti enti.

Canili: ecco chi fa affari con i randagi

Canili: ecco chi fa affari con i randagi

Domenica 29 Marzo 2009

di Stella Pende

Un cucciolo che mangia la carcassa di un piccolo animale, forse un cucciolo suo fratello. Cani come fantasmi di ossa vagolano in una palude di rifiuti e di brandelli di carne. Escono ed entrano da una casa fatiscente, una casa di streghe senza porte, solo materassi sfilacciati e sozzi quà e là. È quella di Virgilio Giglio, custode dei “cani killer” che hanno ammazzato il piccolo Giuseppe Brafa.